STABBER e GAIA: il singolo inedito “fé” da venerdì 16 dicembre in radio e in digitale

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Accompagnato dalla voce e dalle parole di GAIA (autrice del testo), sarà disponibile da venerdì 16 dicembre in tutti gli store digitali (https://stabber.lnk.to/fe__e per la programmazione radiofonica “fé”, brano inedito firmato dal produttore italiano STABBER.

Produttore aquilano, Stefano Tartaglini (questo il nome dietro lo pseudonimo di STABBER) ha firmato alcuni dei dischi e dei brani più interessanti pubblicati negli ultimi anni, lavori profondamente diversi gli uni dagli altri ma che gli hanno permesso di costruirsi una vera e propria identità.

L’idea di “fé” è nata da una lunga chiacchierata tra il produttore e la cantante rispetto a Fede e Spiritualità e come il mondo in cui viviamo oggi ci spinge ad agire secondo la testa e non più il cuore.

La necessità di essere schietti ma vulnerabili, arrabbiati ma speranzosi, ha concesso al brano di trovare un balance perfetto tra un sound confortante e minimalista e momenti di aggressività sonora.

Arrivati in studio GAIA, sapendo che avrebbe trovato appoggio da parte del produttore, ha proposto di creare una traccia che si concentrasse sul tema e STABBER aveva già un’idea della strumentale adatta. La canzone è stata creata di getto ed è pressoché identica alla prima bozza creata in un pomeriggio.

 

Questo il testo in portoghese, lingua madre di Gaia con la sua traduzione:

(POR)

Corações julgantes dentro das igrejas
Patriarcado ainda na ponta da mesa
Filtros que distanciam     da beleza
Filhos feitos no tédio   da quarentena
Eu não cresci pra ser assim
Distante de mim
Eu não morri pra resurgir
A mesma
De antes
Cadê a sua fé agora cadê a sua fé fé?
Já caiu a ficha ou tu não tá querendo ver X2
Amores reprimidos se tornam abusos
Florestas queimadas e nós sem futuro

Pra chegar no topo, vale tudo
Quero a roupa cara mas to sem seguro
Mas to sem seguro
Eh tu tu ta inseguro X3
Cadê a sua fé agora cadê a sua fé fé?
Já caiu a ficha ou tu não tá querendo ver X2

 

(ITA)

Cuori giudicanti dentro le chiese
Patriarcato ancora seduto a capotavola
Filtri che allontanano dalla bellezza
Figli nati dalla noia della quarantena
Non sono cresciut* per essere così
Lontan* da me
Non sono mort* per risorgere
L* stess*  di prima
Dov’è la tua fede adesso dov’è la tua fede fede?
Sei consapevole di ciò che ti circonda o sei tu che non vuoi vedere?  X2
amori repressi si trasformano in abusi
Foreste bruciate e noi senza futuro
Per arrivare in cima, vale tutto
Voglio i vestiti costosi e non ho nemmeno l’assicurazione sanitaria
Ma sono senza assicurazione
Eh so che sei insicuro X3
Dov’è la tua fede adesso dov’è la tua fede fede?
Sei consapevole di ciò che ti circonda o sei tu che non vuoi vedere? X2

 

Il brano sarà accompagnato inoltre da un video disponibile da venerdì 16 dicembre su Vevo/Youtube realizzato da Francesco D’Abbraccio e Karol Sudolski con fotogrammetrie e machine learning.

In “fé”, i due creativi trasfigurano il corpo di Gaia fino a dissolverlo in elementi naturali, paesaggi ed ecosistemi.

D’Abbraccio e Sudolski sono gli stessi che hanno recentemente diretto la straniante installazione immersiva “Distrust Everything” di Lorem (https://www.instagram.com/lorem_____/).

 

 

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