“Una vita troppo onesta” segna il debutto discografico di Pagano || Recensione

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“Una vita troppo onesta” segna il debutto discografico di Pagano, un EP composto da sei tracce che esplorano temi profondamente personali con una rara delicatezza. Pagano, con la sua penna sincera e una voce che racconta storie intime, ci invita a un viaggio musicale che fonde jazz, blues e tradizione cantautorale italiana, creando un suono unico e coinvolgente.

La traccia di apertura, “Una vita troppo onesta,” stabilisce subito il tono dell’EP con una melodia avvolgente e un testo che invita alla riflessione. Qui, Pagano critica la vita vissuta con eccessiva onestà verso se stessi, una vita in cui ci si concede troppo poco. Questa introspezione continua con “Mi nascondo,” un brano che celebra l’importanza di essere sinceri con se stessi e di trattarsi come amici fidati.

Il terzo brano, “Forte,” è un inno alla resilienza. Pagano si rivolge alla sua generazione, i millennial, incoraggiandoli a trovare la forza dentro di sé. La traccia è caratterizzata da una melodia energica che rispecchia perfettamente il messaggio di speranza e coraggio.

Con “Spazzolino blues,” Pagano utilizza un aneddoto quotidiano per parlare d’amore in modo originale e intimo. La canzone racconta la storia di una relazione vista attraverso il semplice gesto di lasciare uno spazzolino a casa dell’altro. Questo approccio narrativo unico conferisce al brano un tocco di autenticità e vicinanza.

“Un mondo casuale” e “Ulivi dentro i bonsai” chiudono l’EP con due riflessioni profonde. La prima esplora la casualità della vita e come gli incontri fortuiti possano cambiare il corso della nostra esistenza. La seconda è una nostalgica meditazione sulle proprie radici e sull’importanza delle cose che davvero contano nella vita.

La produzione di Giacomo Anichini e l’arte di Valentina Tamburrano, che ha disegnato la copertina con un cerchio imperfetto simbolo di accettazione delle proprie imperfezioni, aggiungono ulteriore profondità all’opera. “Una vita troppo onesta” non è solo un EP, ma un invito a guardarsi dentro con sincerità, a riconoscere le proprie debolezze e a celebrarle come parte della propria unicità.

 

Pagano dimostra di essere un cantautore capace di toccare corde profonde e di creare un legame emotivo autentico con l’ascoltatore. Con “Una vita troppo onesta,” offre un debutto che non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione e all’introspezione, rendendolo un lavoro significativo e memorabile.

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