Guglielmo Bruno, in arte Willie Peyote, si è affermato nel corso degli ultimi anni come astro crescente del panorama musicale nazionale e non solo. La sua penna, sottile e acuta, insieme alle scelte musicali versatili e raffinate, ne fanno un artista capace di discostarsi dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili. Le sue liriche, infatti, offrono istantanee efficaci della società di oggi, ne immortalano le tendenze (”La dittatura dei non fumatori) ironizzando sui suoi vizi (C’era una Vodka) e ne offrono una critica mai scontata, come nel brano “Io non sono razzista ma…”. Nel 2015 esce “Educazione Sabauda”, l’album che segna la svolta del rapper, che da quel momento in poi vede crescere in maniera esponenziale consensi e pubblico.
A maggio 2017 è uscito il singolo “I Cani”, che ha anticipato il nuovo disco “Sindrome di Tôret” uscito il 6 ottobre 2017 per l’etichetta 451 con distribuzione Artist First.
Il disco è stato portato live in tutta Italia, arrivando fino allo Sziget Festival di Budapest. Con oltre 90 concerti in un anno, Willie Peyote si è imposto come uno degli artisti più forti dal vivo, grazie anche alla Sabauda Orchestra Precaria e ad arrangiamenti che svuotano il concerto da ogni etichetta di genere e lo rendono un momento unico, potente e indimenticabile. |
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