20 anni dopo eccoli lì, come una visione, un’eccezione che conferma la regola, come se la bellezza e la forza di certi brani e di certe parole non potesse essere scalfita dal tempo, ma anzi il tempo riuscisse a rendere tutto ancora più nitido.
Gli Afterhours avevano ragione 20 anni fa a raccontare di Piccole Iene e ne hanno ancora di più oggi, in questo mondo che va allo sfascio: Andrea Viti, Dario Ciffo, Giorgio Prette e ovviamente Manuel Agnelli (accompagnati da Giacomo Rossetti) sono monolitici sul palco, un’entità fatta di suono e parole che regala rabbia, malinconia, lacrime e potenza a una folla in visibilio, totalmente nei loro pugni, pronta a tornare indietro nel tempo a quell’adolescenza in cui quelle parole li hanno plasmati e resi uomini e donne consapevoli e capaci di riflettere: da “La Vedova Bianca” a “Carne fresca”, da “Ci sono molti modi” a “Il sangue di Giuda”, ogni brano del disco risuona esattamente come era stato pensato e Manuel gli dà corpo non lesinando niente a livello fisico e vocale, tanto che sui bis è lui stesso a ricordare che in realtà quei 20 anni sono passati davvero e, visti anche i 40 gradi, non è facile portare avanti un live così (spoiler: ci riesce alla grande!).
E’ proprio nei bis che chi è fan degli Afterhours di vecchissima data non può non avere un sussulto: “Strategie”, “Germi”, “Dea”, insomma una carrellata di singoli tiratissimi che scatenano un pogo allucinante e divertente, con il pubblico degli After che si ritrova come una grande famiglia che non si è mai persa di vista e aspettava solo l’occasione buona per rivedersi.
Dopo “Bye Bye Bombay” la serata sembra concludersi ma in realtà ecco altre due chicche per il vero finale: “Non è per sempre” e “Voglio una pelle splendida” lasciano tutti attoniti, consapevoli di aver assistito a qualcosa di unico, un rito collettivo di straordinaria potenza e umanità. Semplicemente grazie Afterhours, voi siete per sempre.
Un doveroso Post Scriptum per Palea e Grida, le due band di apertura “figlie” del contest “Carne Fresca” curato proprio da Manuel Agnelli nel suo locale “Germi”: il rock italiano, in italiano, è vivo e lotta insieme a noi. Un plauso speciale a questi ragazzi.
Le foto della serata sono di Elisa Magnoni
Afterhours setlist @ Sequoie Music Park (Bologna 26/06/2025)
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La sottile linea bianca
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Ballata per la mia piccola iena
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E’ la fine la più importante
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Ci sono molti modi
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La vedova bianca
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Carne fresca
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Male in polvere
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Chissà com’è
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Il sangue di Giuda
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Il compleanno di Andrea
Encore:
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La canzone di Marinella (F. De Andrè)
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Strategie
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Germi
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Lasciami leccare l’adrenalina
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Dea
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La verità che ricordavo
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Male di miele
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Quello che non c’è
Encore 2:
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Non si esce vivi dagli anni ’80
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Padania
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Bye Bye Bombay