Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 20 settembre 2024 il nuovo singolo del progetto Dellamore, un’esplosione di energia e sentimento. Un brano che racconta di una connessione potente e indomabile, dove due anime ribelli affrontano insieme le difficoltà della vita. Non solo musica, ma un vero manifesto di forza. Benvenuti nel brano che pone metaforicamente fine all’estate, dedicato agli ultimi romantici che non perdono mai la voglia di ricominciare.
Abbiamo deciso di intervistarlo e di farci raccontare qualcosa riguardo questo nuovo inizio, un possibile album in arrivo, Herman Hesse e molto altro.
- Cosa possono avere in comune Siddartha e la musica pop? Come ti sei avvicinato a questo immaginario? Hai letto il libro di Herman Hesse?
Direi la semplicità dell’essere e del raccontarsi. Mentre scrivevo il testo, iniziai ad elencare diversi immaginari di cosa questa ragazza e questa coppia fosse, e alla fine, avendo letto il libro di Herman Hesse, SPOILER ALLERT, mi ispirai alla parte dove il volto di Siddhartha inizia a trasmutarsi in ogni cosa ed essere vivente del mondo. Ho usato dunque questa metafora per dire ‘’Siamo il tutto’’, inteso in maniera un po’ più spirituale.
- Essendo a Barcellona, ti sei mai lontano dalla scena indie italiana? Riesci ad avere contatti con altri artisti? Sei attento alle nuove uscite?
Purtroppo si, la problematica geografica non gioca a mio favore, facendomi sentire spesso escluso dalla scena italiana. Sto comunque riallacciando con molti vecchi contatti della mia città, Palermo, e di questo ne sono felice.
Grazie ai social, riesco a tenermi più o meno sempre aggiornato alle nuove uscite. - Ti senti mai solo nel tuo percorso musicale?
Quando vivevo a Palermo no, avevo tantissimi amici con i quali condividere il percorso artistico. Poi ci si mette la vita di mezzo, sai com’è. Adesso si, sono abbastanza solo nel mio percorso musicale, ma cerco di vederla come una opportunità per darmi da fare come non mai e spingere me stesso oltre i limiti.
- E come sei entrato in contatto con artisti del calibro di Davide Shorty? Ci puoi raccontare qual è l’aneddoto più caro che ti porti dietro delle tue collaborazioni?
Andavamo nello stesso liceo classico, l’Umberto I di Palermo. E`stato lui ad iniziarmi in questo percorso artistico posso ammettere. Ne abbiamo davvero passate tante, partecipato a mille eventi insieme e calpestato gli stessi palchi tante volte. Sono contentissimo per la sua carriera artistica di oggi, perché è davvero un artista ed un cantante talentuosissimo.
L’anneddoto più caro che ho però è la collaborazione con Emis Killa. Io neanche lo conoscevo. Finimmo contro in una gara di freestyle al primo round, vinse lui, di poco eh! Ma ci fu subito rispetto reciproco e stringendo amicizia, finimmo per fare un brano insieme e addirittura cantare insieme ad un suo concerto a Palermo una volta.
- “Siddartha” è forse il primo capitolo di un nuovo album?
Perspicaci. E’ proprio così. Vi dico solo che l’album si chiamerà Nascondino. Ma ancora non ha una data di lancio ufficiale.