Intervista a Gabylo: “Non c’è niente di più dignitoso che insistere sui propri sogni”

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Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 23 maggio 2025 il nuovo singolo di Gabylo dal titolo “Il Secondo Albero”. Il cantautore ligure, ma di origini lucane, torna con un brano per lanciare il messaggio che non è mai troppo tardi, né per cambiare né per crederci ancora. Perchè se è vero che il momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa, è anche vero che il secondo momento migliore è adesso.

Abbiamo intervistato Gabylo per saperne di più:

Qual è l’immagine che potrebbe meglio descrivere il tuo singolo “Il Secondo Albero”?

Senza dubbio un albero. Ma non il primo, quello piantato “vent’ anni fa, bensì il secondo: quello che nasce adesso, con tutto il coraggio e la fragilità del ritardo. È un simbolo potente, ispirato al detto di Confucio, che parla di seconde possibilità, sogni che resistono, e vite non più giovanissime ma capaci di sognare con gli occhi di un ragazzo.

Come è stato realizzato il videoclip che accompagna il pezzo?

Abbiamo girato a San Marino, sede della mia etichetta discografica Lotus Music Production. Le riprese uniscono una parte di playback a un lavoro visivo più evocativo: in sala di posa, un performer danza mentre sul suo corpo si proietta la crescita di un albero. Un’immagine simbolica e quasi ipnotica, che racconta nascita, trasformazione e radici che trovano finalmente terreno fertile.

A chi vorresti consigliare l’ascolto di questo brano?

A chi ha bisogno di una “gentile spintarella” per provarci ancora. Che sia la seconda, la decima o la centesima volta. Spesso ci fermiamo per vergogna, per stanchezza o per paura di sembrare ridicoli. Ma non c’ è niente di più dignitoso che insistere sui propri sogni, anche quando sembrano fuori tempo massimo.

Com’ è la tua vita a Sestri Levante? E che rapporto hai con la Liguria?

Ci sono nato in questa bellissima città dei due mari, di pescatori, di corsari. Una città dal borgo antico, dalle vie lastricate e dagli scorci pittoreschi, una penisola, due baie, quella delle favole e quella del silenzio, davanti a noi nello specchio d’acqua del golfo del Tigullio, la perla di Portofino. La mia vita l’ho passata in queste bellezze di paesaggi caratteristici, colline che cadono a strapiombo nel mare blu azzurro cristallino. Mi ritengo fortunatissimo, qui lavoro come operatore di esercizio e impiegato in altre mansioni in una Azienda di Trasporti Pubblici, il mio tempo libero lo passo a comporre e scrivere brani, sono sempre fisso nello studio di registrazione, e a fare promozioni e live in giro.

Come sarà il tuo 2025 dal punto di vista musicale?

Sarà un anno scandito da quattro singoli, come capitoli di un racconto che si chiuderà in un EP. “Parliamo di Un Sogno” ha aperto il cammino, “Il Secondo Albero” ne è il cuore emotivo. Ne arriveranno altri tre diversi ma legati da un filo sottile: quello del tempo, della rinascita e della musica come atto di fede personale.

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