Live Report: 30 Seconds to Mars, Torino Inalpi Arena, 25.5.24

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30 Seconds to Mars a Torino: verso l’infinito e oltre

I fratelli Leto Incendiano Torino con un ritorno trionfale all’Inalpi Arena

Torino, 25 Maggio – I 30 Seconds to Mars hanno fatto un ritorno trionfale all’Inalpi Arena, dieci anni dopo il deludente concerto del 2014, in cui Shannon Leto era stato il grande assente, arrestato a Los Angeles pochi giorni prima per guida in stato di ebbrezza. Allora, i fan erano rimasti con l’amaro in bocca, ma questa volta Jared Leto e la sua band hanno regalato uno spettacolo indimenticabile.

La serata è iniziata con una bellissima energia nell’aria. L’arena era gremita di fan e la support band, Jagwar Twin, ha scaldato l’atmosfera. Con la sua hit virale “Bad Feeling (Oompa Loompa)” lanciata in concomitanza col film Wonka, la band ha regalato una performance coinvolgente, preparando il pubblico per il piatto forte.

Quando è iniziato il countdown di 100 secondi, l’adrenalina è salita. Su un palco con un ledwall a piramide, i 30 Seconds to Mars sono entrati in scena con “Avalanche”, scendendo dalle scalinate e immergendosi nel pubblico. Jared Leto, con occhiali da sole riflettenti e un mantello rosso, si muoveva come un supereroe glam, un mix tra Thor e un wrestler anni ’80. Il concerto è decollato con “Up in the Air“, tra fiammate e coriandoli, con la folla già in delirio.

 

Expect the Unexpectable

È su “Kings and Queens” che è successa la magia: Jared chiama i fotoreporter sul palco e trasforma il concerto in una celebrazione visiva e sonora. La canzone diventa luuuunghissima e crea una parentesi spazio temporale in cui abbiamo il tempo di salire sulla passerella, camminare a fianco di Jared e unirci in gruppo davanti alla batteria, mentre lui e Shannon ci guarda con tutta l’Arena alle sue spalle. Io sono incredulo ed euforico: girava voce che avesse fatto salire sul palco i fotografi nella data di Bologna, ma nessuno di noi lo dava per scontato. “Non succede, ma se succede…” beh, è successo. I fotografi vivono per l’adrenalina dei 3 pezzi in cui possono scattare sotto al palco: 3 canzoni per dare tutto, nascosti fra le tenebre della pit. Ma come te la gestisci un’arena sold out, piena di fan urlanti intorno a te? Magia pura indimenticabile, che capita una volta nella vita.

Scendiamo dal palco e torniamo nel mondo reale, mentre Jared intona “Walk on Water” e scattiamo durante un’ultima canzone bonus sulle note di “Rescue Me”. Il resto del concerto è stato un susseguirsi di momenti memorabili. “Seasons” nella sessione acustica e “Hail to the Victor” con un assolo da brividi di Stevie Aiello, seguite dal debutto di “Life Is Beautiful“: hanno fatto esplodere il pubblico in una festa di suoni e luci.

Jared ha scherzato col pubblico, dicendo: “Vorrei trasferirmi in Italia: sto cercando una moglie qui. Dite che la trovo?” Scatenando inevitabilmente un’ovazione. L’intimità del set acustico, con pezzi come “Get Up Kid” e “Never Not Love You“, ha preparato il terreno per l’apice della serata.


Let’s Make Some Fuckin Noise!

Il climax è arrivato con l’encore. “RAM-DAM-DA-RA-DA-DAM-DAM!” Jared ha lanciato il tormentone di “Stuck” mentre i fan sollevavano cartelli “You Got Us Stuck!”. Poi, i classici “The Kill (Bury Me)” con una intro estesa e “Closer to the Edge“. Su questa la band ha invitato sul palco mezzo settore centrale dei fan, chiudendo con un’esplosione di energia. Jared, che diceva di essere giù di voce, in realtà ha dato tutto se stesso, coinvolgendo il pubblico in un’esibizione potentissima.

I 30 Seconds to Mars hanno lasciato Torino felice, con una data che ha riabbracciato gli Echelon più hardcore e accontentato i fan più nuovi. Jared, ormai è un vero animale da palcoscenico e ha dimostrato di saper divertire un pubblico ampio – forse con un tocco più commerciale – ma sempre con grande passione. I fan sono usciti dall’Inalpi Arena con i cuori pieni e le orecchie ronzanti, testimoni di una notte che non dimenticheranno mai.

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