E’ difficile raccontare la bravura e l’umiltà di Piers Faccini. Io, arrivata dopo tanto tempo dall’uscita del disco mi sono accorta che sono riuscita ad arrangiare in piena sintonia con Pier un dialogo tra come sia il live e come siano per lui le dimensioni live e studio e per un bel po’ parecchie riflessioni sulla cultura, le giovani generazioni, un mediterraneo che dovrebbe essere ancora così unito e invece a causa dell’ignoranza che regna si compiono gesti insensati. Posso dire di aver avuto l’onore di intervistare oltre a un grande artista, di quelli che si dicono a tutto tondo in alcuni vecchi modi di dire, e un fine pensatore.
“I Dreamed An Island” è il sesto album per la carriera solista di uno dei migliori cantautori europei che annovera, tra i suoi fan, Ben Harper e Jack Johson. Il nuovo album è la personale ricerca di Piers Faccini attraverso un viaggio verso un rifugio, al sicuro dalle tempeste della paura e dell’intolleranza. Cantato in inglese, francese, dialetto italiano ed arabo, il disco è un’appassionata celebrazione delle diversità culturali e del pluralismo: ricercando un’epoca d’oro in cui tolleranza religiosa e coesistenza convivevano pacificamente, Faccini trova un modello per il suo utopico rifugio. “I Dreamed An Island” rappresenta quel raro momento di coesistenza di fede, fiducia e lealtà nell’essere umano. Ambientato ed ispirato ai tempi che furono, in realtà il disco suona molto più che attuale, sia nel linguaggio che negli arrangiamenti, dove chitarre elettriche convivono con suoni barocchi e marocchini. Cercando di immaginare come far coesistere in un ambiente provenzale la lingua inglese coi suoni magrebini, Faccini attraversa il folk e la world music, trasformando John Martyn in Ali Farka Toure, Pentagle in una band tunisina che suona in un matrimonio e una “ciaccona” siciliana in un riff Touareg.
Nel disco Piers Faccini suona numerosi strumenti a corde, inclusa una chitarra personalizzata dall’aggiunta di mini-tasti per suonare in toni maggiori. Numerose sono le collaborazioni: Italian drummer and percussionist Simone Prattico; Tunisian violinist Jasser Haj Youssef; American double bassist Chris Wood (MMW); Franco-Iranian percussionist and saz player Bijan Chemirani; Cameroonian bassist Hilaire Penda; Italian Baroque guitarist Luca Tarantino; American psaltery player Bill Cooley; French world music pioneer and guembri player Loy Ehrlich (Toure Kunda, Alain Peters); and the English bassist Pat Donaldson (Fotheringay, Sandy Denny).
www.piersfaccini.com – www.facebook.com/
piersfaccinimusic – www.instagram.com/piersfaccini
(audio italiano via skype, meglio con cuffie)
IN TOUR
mercoledì 22 febbraio 2017
FIRENZE – VIPER THEATRE
Via Pistoiese, 310
prezzo del biglietto: 15 Euro + diritti di prevendita
biglietti in vendita su Box Office Toscana www.boxol.it
giovedì 23 febbraio 2017
ROMA – TEATRO QUIRINETTA
Via Marco Minghetti, 5
prezzo del biglietto: 10 Euro + diritti di prevendita
biglietti in vendita su Ticketone (online ed offline)
venerdì 24 febbraio 2017
RAVENNA – BRONSON
Via Cella, 50
prezzo del biglietto: 10 Euro + diritti di prevendita
biglietti in vendita su Vivaticket.it
sabato 25 febbraio 2017
SAN VITO DI LEGUZZANO (VI) – CENTRO STABILE DI CULTURA
Via Leogra, 4
prezzo del biglietto: 15 Euro
ingresso riservato ai soci CSC
domenica 26 febbraio 2017
MILANO – BIKO
Via Ettore Ponti, 40
prezzo del biglietto:
15 Euro + diritti di prevendita
18 Euro in cassa la sera del concerto
prevendite attive su Mailticket.it – ingresso con tessera Arci
Informazioni su come acquistare i biglietti:
Mailticket – 02.00612154 – www.mailticket.it
Ticketone – 892.101 – www.ticketone.it
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