Ci sono voluti vari mesi di attesa, tra smentite e conferme, tra annunci di partnership e scelte controcorrente, ma finalmente
il nuovo lavoro della band lagunare GmG & the Beta Project è disponibile, con il titolo Lost & Found.
Undici tracce (più un intro e un outro) che raccolgono l’eredità di
uno dei dischi di esordio (Queen with no crown)
più ricercati tra i collezionisti e gli appassionati di musica indipendente underground.
Già da qualche tempo si vociferava della possibile uscita di un nuovo album che contenesse i tantissimi inediti che venivano suonati negli spettacoli. Ma l’intensa attività live e l’intricato processo di scrittura (anche in questo album troviamo parti per strumenti etnici e folkloristici, come Saz, Darabouka, Mandolini…) hanno allungato l’attesa, che si è protratta fino al ritorno del Garbellotto dal suo tour (con grandi riscontri) in Giappone.
La storia è nota: il cantautore Giuliomaria Garbellotto nel 2011 produce ed incide un album di suoi inediti, con una serie di turnisti d’eccezione (tra cui spiccano Leo di Angilla – ora con Jovanotti – Guglielmo Pagnozzi, eccetera). La freschezza di quel lavoro attira da subito l’interesse degli addetti ai lavori, e di conseguenza del pubblico, che però non può togliersi la soddisfazione di ascoltarli dal vivo: la band non è mai esistita, di per sè – è una mera “scatola magica” di musicisti inventata da Garbellotto per l’occasione.
Capita la potenzialità del progetto, nasce finalmente la band e inizia l’attività live, che li vede attivi su tutto il territorio nazionale con decine di concerti, e con qualche puntata all’estero.