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I Traditori ci si può fidare. Almeno se parliamo di canzoni pop, quelle che prendono e portano via, quelle che non lasciano soli, allora sì, di loro ci si può fidare. I Traditori sono quattro, vengono da San Piero in Bagno (FC) e “
Novità” è il loro (breve) disco d’esordio registrato al Soundido di Bagno di Romagna (FC) da
Massimiliano Amadori (
Mazapegul,
Opez,
Daunbailò) con il contributo artistico di
Davide Titano Gulmanelli (
Jang Senato,
Daunbailò) e in uscita autoprodotto il prossimo
7 luglio.
Un disco pop in tutto e per tutto “Novità”. A partire dal singolo “Parquet”, di cui è disponibile da alcuni giorni anche il video (http://youtu.be/mCzAfOpFtu4), e così per le altre cinque tracce, rotonde e dirette, ricche di melodie che si insinuano sotto pelle ma anche di qualche graffio elettrico che arriva improvviso e illumina le parole.
Del resto I Traditori sono cresciuti nella tempesta televisiva e pubblicitaria degli anni Novanta ed è innegabile che il decennio di “Lemon tree” dei Fool’s Garden abbia lasciato nel loro dna un desiderio di ritornelli orecchiabili e melodie accoglienti. Melodie che significano Beatles e indie-pop anglofono e italiano, ma anche blues preso di striscio e densi strati di nebbie psichedeliche, proprio mentre il folk si elettrifica e il rock anni Settanta si piega ad accattivanti ganci chitarristici.
E’ così che I Traditori lasciano trasparire nelle loro canzoni una voglia di spremere i sentimenti fino all’ultima goccia e farli diventare qualcosa di condiviso e importante, affiancando nella vita di tutti i giorni le persone, là dove l’amore lascia nostalgie e ferite mentre il lavoro ci fa essere sempre un po’ distanti da quello che vorremmo essere davvero.
Tutto questo I Traditori lo raccontano parlandone talvolta con ironia e altre volte con la consapevolezza di chi si sente coinvolto in prima persona.
“Novità” è un disco leggero e dolceamaro, che ai magoni da cameretta preferisce un suono fisico e un’attitudine a volte piuttosto ruspante, dove le chitarre sono aspre e una dolente canzone d’amore finito come “Parquet” può terminare con un liberatorio “pisare” (“scopare” in dialetto sampierano). Mai così sincero per una band che si fa chiamare I Traditori.
Link
http://soundcloud.com/itraditori
http://itraditori.bandcamp.com
http://www.facebook.com/itraditoriband
(foto Maddalena Pondini)