Primavera Sound Barcellona
Rivela la sua straordinaria line-up per il 2026
con The Cure, Doja Cat, The xx, Gorillaz, Massive Attack, Addison Rae e My Bloody Valentine
Mac DeMarco, Pinkpantheress, Skrillex, Peggy Gou, Lola Young, Father John Misty, Ethel Cain, Bad Gyal, Big Thief, Wet Leg, Little Simz, Slowdive, Kneecap, Alex G, Dijon e Blood Orange nella lista dei 150 nomi rivelati oggi.
Una costellazione di artisti che rappresentano il passato, il presente e il futuro della musica si riunirà per la 24ª edizione del festival.
Il Primavera Sound Barcellona terrà i suoi eventi principali dal 4 al 6 giugno. Ma la giornata di apertura, la festa di chiusura di musica elettronica e un programma parallelo ancora da svelare porteranno alla durata a un’intera settimana.
I biglietti saranno disponibili dal 29 settembre alle 11:00 CEST attraverso il Fan Sale, che è ora aperto per la registrazione sul sito web di Primavera Sound.

Una grande sorpresa che ne contiene infinite altre. Così viene presentata la straordinaria line-up del Primavera Sound Barcellona 2026, annunciata prima che in qualsiasi altra edizione nella storia del festival. Arriva prima del solito… ma anche perfettamente in tempo: dopotutto, la personalità unica di Primavera Sound ha sempre dettato il proprio calendario. E ora lo fa di nuovo con una line-up intergenerazionale, caleidoscopica in termini di musica e parità di genere, che celebra la natura unica del festival. Questa e nessun’altra è la line-up della 24ª edizione del Primavera Sound Barcellona: 150 artisti che solo qui potevano riunirsi.
Un DNA inimitabile, un legame indissolubile con Barcellona, che ormai è molto più di una semplice sede. Non c’è dubbio che Primavera Sound sia quello che è grazie alla città che lo ospita dal 2001, sebbene l’influenza sia reciproca dopo tanti anni di simbiosi: in un certo senso, Barcellona è anche ciò che è grazie al festival, che contribuisce a definirla proprio come fanno i caratteristici panots dei marciapiedi o come ancora oggi fa l’eredità dei Giochi Olimpici del 1992. Perché allo stesso modo in cui le Olimpiadi furono una vetrina di diversità sportiva seguita dal mondo intero, il festival mostrerà il suo inconfondibile mosaico sonoro mentre, ancora una volta, l’intera scena musicale internazionale guarderà a Barcellona.
Tutto questo prende forma nel design del poster e nel video di presentazione, realizzati da Vampire Films con musiche di rusowsky e Ravyn Lenae, che rivelano gli artisti e già ci invitano a immaginare come sarà il Primavera Sound Barcellona 2026.
PRONTI, PARTENZA… A guidare la corsa ci sono i The Cure. L’immortale band capitanata da Robert Smith detiene ancora il record per il concerto più lungo nella storia del Primavera Sound, tra innumerevoli altri traguardi musicali, anche se la loro rilevanza è stata ricalibrata nel presente grazie al loro album più recente, Songs of a Lost World (2024), celebrato come uno dei loro migliori lavori. Ogni volta che questa band britannica emerge dall’oscurità per riconnettersi con il proprio pubblico dal vivo è un evento, ma non è certo l’unico che il Primavera Sound Barcellona 2026 ha in serbo.
Questa 24ª edizione vedrà anche la camaleontica Doja Cat, pronta a scatenare il suo arsenale di successi, l’attesissimo ritorno di un’icona del festival come The xx dopo quasi un decennio di assenza, le avventure animate dei Gorillaz con l’instancabile Damon Albarn alla guida e un nuovissimo album, The Mountain, i Massive Attack che si esibiranno per la prima volta al Primavera Sound colmando un debito storico, la consacrazione definitiva del fenomeno pop Addison Rae e il fragoroso ritorno delle leggende shoegaze My Bloody Valentine. Cinque decenni di musica popolare, dal rock distorto all’hip-hop, dal pop all’elettronica d’avanguardia, condensati in questi sette nomi che sottolineano l’identità multiforme del festival.
Questi otto mesi che ci separano dal festival ci daranno il tempo di familiarizzare con questa line-up emozionante, anche se in realtà presenta già volti ben noti alla comunità del Primavera Sound. È il caso di Mac DeMarco, nel pieno della sua maturità compositiva, dell’irresistibile cantautore Father John Misty, di Bad Gyal e della sua collezione di inni nel suo unico concerto in un festival nel 2026, del perfetto folk-rock dei Big Thief, della rapper britannica Little Simz, del nuovo idolo slacker Alex G, degli Slowdive nella loro esuberante seconda giovinezza, degli eternamente trasgressivi Einstürzende Neubauten e delle inarrestabili Wet Leg, che torneranno a esibirsi al festival per il secondo anno consecutivo. Lola Young debutterà non solo al Primavera Sound ma anche in Spagna, confermando che il suo talento va ben oltre il virale Messy. A questi si aggiungono il ribelle dell’elettronica Skrillex, la supernova Peggy Gou, l’icona generazionale Pinkpantheress, la predicatrice Ethel Cain, il poliedrico Blood Orange e gli irlandesi Kneecap, più che benvenuti al Primavera Sound e di ritorno dopo la coinvolgente esibizione all’edizione precedente. E questa è solo la punta dell’iceberg.
PRONTI… Perché naturalmente c’è molto di più, questo è solo un accenno delle inimmaginabili esperienze che si potranno vivere solo al Primavera Sound. L’R&B setoso di Ravyn Lenae e il rock porteño di Bestia Bebé. Il ruggito metalcore dei Knocked Loose e il folk controcorrente di Annahstasia. Il pop teatrale di MARINA e il post-hardcore catartico dei Touché Amoré. Le canzoni tradizionali portoghesi della fadista Gisela João e l’iper-verbena di Lechuga Zafiro & Verraco. La turbina noise dei Melt-Banana e le sinfonie in miniatura dei caroline. La militanza techno del collettivo Underground Resistance e il nuovo folklore di Guitarricadelafuente. I ritornelli bubblegum di JADE e il tesoro di suoni estremi di Merzbow. Le vibrazioni contagiose di Role Model e l’oasi di avant-jazz di Beverly Glenn-Copeland ed Elizabeth Copeland. Le frecce punk delle Lambrini Girls e le cartoline ambient di Malibu. Il massimalismo elettronico di Overmono e il fascino soft-rock dei Men I Trust. Persino proposte così insolite, per un grande festival, come quelle della veterana sperimentatrice vocale Joan La Barbara, del percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi e della cornamusista scozzese Brìghde Chaimbeul trovano il loro posto al Primavera Sound.
Tutti questi mondi si intrecciano con naturalezza, componendo una line-up di artisti che guardano al globale senza dimenticare il locale: mentre Amaare arriverà dal Giappone, Six Sex dall’Argentina ¥ØU$UK€ ¥UK1MAT$U dal Giappone, Buscabulla da Porto Rico, Sama’ Abdulhadi dalla Palestina, Guedra Guedra dal Marocco, HYPNOSIS THERAPY dalla Corea del Sud e Ninajirachi dall’Australia, Rojuu, Depresión Sonora, Barry B, Renaldo & Clara e DISOBEY offriranno un’istantanea entusiasmante dell’ecosistema musicale locale.
E sebbene stiamo parlando al futuro, la line-up del Primavera Sound Barcellona 2026 si intreccia con tutte le possibili linee temporali. Un passato riconfermato con i ritorni sul palco di Rilo Kiley e Texas is the Reason. Un presente autentico con Panda Bear, Water From Your Eyes, Smerz e Lucrecia Dalt, forti dei grandi album del 2025. Un futuro che si realizza in anticipo con visionari del suono come Dijon, Oklou, rusowsky, 2hollis, Ralphie Choo, fakemink e NEW YORK, già pronti a indicarci la strada di domani. La natura elastica del tempo al Primavera Sound permetterà persino a Cameron Winter di esibirsi sia da solista che come frontman dei Geese.
Con l’annuncio della line-up parte ufficialmente la corsa verso il Primavera Sound Barcellona 2026, che terrà le sua giornate principali dal 4 al 6 giugno. Ci saranno anche la giornata di apertura di mercoledì, la festa elettronica del Primavera Bits (con Carl Cox, Joseph Capriati, BLOND:ISH e Greta) domenica e un programma parallelo ancora da rivelare, che trasformerà la 24ª edizione in una settimana intera di musica. Sebbene il simbolico Parc del Fòrum sarà l’epicentro dell’attività, anche l’Auditori Fòrum tornerà ad accogliere alcune delle performance più speciali dopo un anno di pausa, e il Primavera Sound riecheggerà nuovamente in tutta la città di Barcellona. Inoltre, Primavera Pro, il punto di incontro per i professionisti dell’industria musicale, celebrerà la sua 17ª edizione dal 3 al 7 giugno con un programma di conferenze e showcase che sarà annunciato prossimamente.
Primavera Sound Barcellona 2026 è supportato da Estrella Damm, Revolut e CUPRA come partner strategici principali. Il loro sostegno rende possibile continuare a migliorare il festival, in cui crediamo profondamente, sia a livello musicale sia in tutto ciò che lo circonda. A loro si aggiunge la collaborazione essenziale di Levi’s, Schwarzkopf, Jameson, Aperol, Vueling e azulmarino, e di Fever come punto vendita ufficiale. Grazie di cuore a tutti per la fiducia riposta in Primavera Sound.
INFORMAZIONI SUI BIGLIETTI
Dalla pubblicazione della line-up del Primavera Sound Barcellona 2026 fino al 28 settembre alle ore 23:59 CEST, sarà disponibile sul sito di Primavera Sound un modulo di registrazione al Fan Sale, che consentirà ai fan di acquistare un abbonamento generale al festival a €295 (più diritti di prevendita) e un pass VIP a €545 (più diritti di prevendita).
Il 29 settembre, gli utenti registrati riceveranno via e-mail le istruzioni su come accedere al Fan Sale dalle ore 11:00 CEST. Il Fan Sale sarà attivo per 24 ore o fino a esaurimento dei biglietti.
La vendita generale dei biglietti aprirà il 30 settembre alle ore 11:00 CEST su Fever al prezzo di €350 (più diritti di prevendita) per l’abbonamento generale e €545 (più costi di distribuzione) per l’abbonamento VIP.
Revolut offrirà a tutti i suoi clienti uno sconto di €15 sul prezzo dei biglietti del Primavera Sound Barcellona 2026.
Vueling offrirà uno sconto del 10% sui voli di andata e ritorno da/per Barcellona (tra il 15 maggio e il 15 giugno) a chiunque acquisti un biglietto per il Primavera Sound Barcellona 2026 tra il 29 settembre e il 1° ottobre. Lo sconto potrà essere utilizzato fino al 31 ottobre.