Mercvrio si racconta in “Amaterasu”, un brano sulla capacità di migliorare e lottare per ciò che non ci piace.

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É uscito venerdì 3 maggio 2024Amaterasu“, il nuovo singolo di Mercvrio.

Amaterasu” è un profondo viaggio nell’interiorità di Mercvrio, in totale clima grunge rock.
Con chiari rimandi ai Nirvana e all’alternative rock, Mercvrio lancia questo singolo che rappresenta il suo trascorso, tra ‘ragazzi di periferia‘, ‘palazzi‘ e leitmotiv ritmici oltre che tematici dello stile di Mercvrio. Il brano è prodotto a 4 mani, e totalmente suonato, proprio per voler sottolineare l’esperienza del cantautore, racconta della voglia di  ‘distruggere‘ il mondo che in molti hanno, spesso perchè non ci dà niente. É proprio invece in questo sentimento incalzante, che è possibile trovare la forza per migliorarlo. Amaterasu” è quindi il brano in cui Mercvrio parla al se di anni prima di questa capacità di migliorare e lottare per ciò che non ci piace.

Mercvrio ci ha raccontato questa nuova uscita: “Amaterasu è un termine della cultura giapponese e che qui rappresenta la sua personale rinascita.

    1. Com’è stata la tua formazione musicale quando eri adolescente? Senti mai di essere cambiato o forse i tuoi ascolti dell’epoca (immaginiamo, anche i Nirvana…) sono stati così segnanti da fermarti lì?

Sicuramente il mio battesimo con la musica è avvenuto con il rock e il metal, ma poi in generale mi sono appassionato a tante sfumature musicali che oggi convergono più o meno consapevolmente in quello che faccio.

    2. E, musicalmente parlando, che cosa hai in comune con i Nirvana?

Ma purtroppo nulla, sono una delle influenze ma come dicevo prima nella mia musica ci sono anche altre sfumature e contaminazioni.

    3. Che cosa significa “Amaterasu”, e com’è nato questo tuo nuovo disco?

Amaterasu è la dea del Sole nello shintoismo giapponese, ma nella fattispecie io faccio riferimento al manga di “Naruto” in cui questo termine identifica una tecnica ninja che permette all’utilizzatore di produrre delle fiamme nere inestinguibili attraverso gli occhi. Con il termine “Amaterasu” ho voluto richiamare non solo alle fiamme, ma più in generale al rapporto fra il me adolescente che voleva veder bruciare il mondo e la mia versione attuale che nonostante continui a vedere e a vivere tutto ciò che c’è di sbagliato nel mondo, cerca comunque di fare del suo meglio per cambiare le cose e non lasciarsi trasportare dall’odio

    4. La musica è stata anche terapeutica per te?

Si, fare musica ha un’influenza positiva sulla mia vita, ma così come la terapia ti costringe a confrontarti con tutta una serie di paure o frustrazione che sicuramente mi hanno aiutato a crescere e a essere più consapevole.

    5. E questa copertina?

La copertina richiama il tema delle fiamme nere che si ricollega direttamente all’ accezione che volevo intendere del termine “Amaterasu”; all’interno della canzone c’è quindi un generale riferimento alla cultura giapponese e ad altri manga e quindi rappresentare queste fiamme come se fossero una vecchia tavola di shin-hanga.

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