Ciao Lost In Groove! Cosa posso raccontarvi del mio disco o più in generale del progetto
Moonari? Posso dire che in quanto Moonari sto cominciando solo ora ad essere felice. L’italiano
mi ha salvato dall’oblio e mi ha tolto la maschera inglese che provavo ad indossare (che mi è
piaciuto tanto mettere, ma che adesso non ho più). Mi piace la piega del progetto, che prima era
gestito solo e solamente da me sotto tutti gli aspetti, mentre invece adesso il progetto è sì
solistico ma gode di un lavoro di squadra pazzesco che rende tutto più fluido e qualitativamente
migliore, perché avere persone di cui ti fidi che investono il loro tempo in qualcosa di tuo è la
cosa più preziosa che esista.
Questo è un semplice editoriale di gratitudine, che non fa mai male. Fa ridere pensare a come
le cose succedono per caso: ho incontrato Daniele Ferreri per caso grazie ad una mia amica, e
ora lavoriamo insieme tutti i giorni a progetti che amiamo. Ho incontrato Michele Santoleri per
caso in un bar e adesso siamo anime gemelle. Il 29 giugno all’Eur Social Park di Roma ci sarà
l’evento che aspetto da una vita: presenterò il mio disco in mezzo alle persone che amo. Vi
aspetto 🙂
BIO:
Giovanni Cosma aka Moonari è un cantautore, compositore e polistrumentista romano nato nel ‘95. Da sempre pendolare tra Roma e Milano, a 21 anni si trasferisce a Londra, dove suona, studia ingegneria del suono e diventa mezzo sordo. Va poi a vivere in via definitiva a Roma nel 2021, luogo da cui non si schioderà mai più.
Moonari sorge dalle ceneri della ex-boyband BASE, gruppo che a causa di differenti vedute e di esose distanze topografiche tra i membri della stessa (Inghilterra-Italia-Austria) si è sciolto, divenendo così un progetto solista nel 2017 a Londra. Il nome Moonari nasce da una storpiatura di Bruno Munari, artista, inventore e designer del ventesimo secolo resosi unico per la sua ecletticità e il suo enorme estro creativo in campi diversi.
Il progetto ha già all’attivo un EP (2016), due album (2018 e 2021) e svariati singoli usciti fra il 2018 e il 2021, tutti autoprodotti e distribuiti autonomamente con DistroKid. Di questi brani si trovano online alcune live session e un paio di videoclip (Sandcastles and Clues, Giocà a Pallone), sempre autoprodotti. L’ultimo disco in inglese, Back Home, è stato presentato (prima dell’uscita online) a Londra in un paio di piccoli locali con una tracklist in forma ridotta.
Moonari ha pronto un disco in italiano di 13 brani (di cui 4 interludi e 1 strumentale), interamente registrato presso lo studio di registrazione romano BDR Studio di Daniele Ferreri, e prodotto e arrangiato da Moonari, Daniele Ferreri e Michele Santoleri. In questo album, rispetto ai precedenti, si sente (oltre che al cambio lingua da inglese a italiano) anche un forte bisogno di leggerezza. Reduce da suite di 7-8 minuti in inglese con strutture molto articolate, il bisogno di vivere la vita con un po’ di leggerezza in più porta il progetto ad accogliere in fase di scrittura dei pezzi che si sviluppano di più in “forma canzone”, arrivando a creare dei brani in italiano in cui il progetto si ritrova.
L’album nasce in un periodo di transito, che parte da una leggera malinconia nella prima parte dell’album fino ad arrivare a un malessere più radicato sul finale, arrivando poi all’ultima canzone che è come se fosse un’analisi di ciò che si ha appena ascoltato.
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