IL NUOVO SINGOLO
DELLA BAND DALL’ATTITUDINE PUNK E CORROSIVA
CHE HA VOGLIA DI FARE SUL SERIO
DIETRO A DUE PAIA DI OCCHIALI DA SOLE E A UNA SCRITTURA DAI NERVI SCOPERTI
Milano, 17 marzo 2023
Esce oggi, venerdì 17 marzo, su tutte le piattaforme digitali “Palle piene”, il nuovo singolo dei BRUCHERÒ NEI PASCOLI (Woodworm/Universal), la band dall’attitudine punk e corrosiva che ha fatto del crossover musicale la sua cifra stilistica e che dietro a due paia di occhiali da sole ha molta voglia di fare sul serio.
Sigaretta in una mano e whisky nell’altra, con lo spirito caustico e popolare che li contraddistingue, Davide e Stefano scrivono i loro pezzi lontani da ogni cliché e si battono in modo animalesco e senza filtri per la ricerca di una libertà utopica fatta di legami umani e condivisione. Hanno un’anima “rossa” e contadina, sono immediati, veri e grezzi, se ne fregano di mostrare la loro parte migliore o di stare in una comfort-zone fasulla con i loro testi e la loro musica. Vogliono destabilizzare, vogliono dichiaratamente essere scomodi e indisponenti, raccontando spesso storie di personaggi sconfitti ma forsennatamente attaccati alla vita (padri di famiglia alcolizzati, donne sole, lavoratori precari, esseri umani insomma…) e rendendo manifeste le contraddizioni e quello che non funziona nella nostra società.
“Palle piene” (https://wdwrm.lnk.to/
Il singolo è una sorta di manifesto dei BRUCHERÒ NEI PASCOLI, un brano molto umano in cui Davide e Stefano, mettendoci la faccia – differentemente, questa volta, dal resto del loro repertorio passato e futuro fatto di canzoni che diventano “la rivincita delle cause perse” – elencano, con frustrazione, una serie di contraddizioni che rendono la vita difficile e faticosa.
Per tutta la durata della canzone si sente il rombo del motore della Panda che accelera insieme alla struttura metrica dei versi, fino a perdere il controllo e schiantarsi nel finale, ma solo dopo aver attraversato i panorami di un’Italia rurale e popolare (i bar, i figli, le mamme che allattano, le foto dei vecchi amici, chi si è perso e non c’è più).È un invito a salire con loro a bordo della Panda per questo viaggio tortuoso, fatto di tante storie, delusioni e contrasti.
Un pezzo molto rap, con un sound duro, che all’improvviso si apre nei ritornelli su scenari più dolci con forti richiami alla canzone italiana (Rino Gaetano) e a un mondo sonoro quasi psichedelico e lontano (gli anni ‘70).
In “Palle piene” strisciano sfottò dal tiro avanguardistico che vogliono mettere da parte l’arte per far riemergere la vita attraverso un j’accuse verso il sistema culturale e all’obbligo di farsi carico delle proprie responsabilità in prima persona. Siamo diversi ma anche parte di un tutto, come tutte le persone normali.
Se chiedete ai BRUCHERÒ NEI PASCOLI che genere fanno, vi risponderanno “facciamo canzoni”. Ci credono davvero e il loro interesse genuino è quello di scrivere canzoni belle che restino in testa alla gente, che provochino o commuovano. Per questo l’aspetto specifico del genere musicale viene meno, la sonorità arriva con la canzone e ognuna è diversa dalle altre. Se chiedete invece alla stampa di settore, scriverà che sono una band “Hardcore It-Pop”, una definizione che calza molto bene con le diverse influenze nel loro lavoro che, da una parte copre l’aspetto punk e dall’altra si affaccia alla musica popolare italiana che non nascondono di amare (dalle forme più virtuose a quelle più trash).
Il progetto ha un gusto e un sound molto eclettici: partendo dal rap come forma mentis della scrittura si spazia dal rock al jazz, passando per l’It Pop. Se questa è una nota che forse penalizza per una sorta di incasellamento in un genere specifico, dall’altra è un punto importante che rende unico il progetto.
Un posto di rilievo nella musica della band è sicuramente occupato dalla canzone italiana dei grandi cantautori del passato, da Paolo Conte a Piero Ciampi e Rino Gaetano e dalle musiche dei compositori dei film anni ’70 (“Bar Adriana”, per esempio, è basata su un sample de “La Ricotta” di Pasolini, composta da Carlo Rustichelli).
BRUCHERÒ NEI PASCOLI lavora con una sorta di pastiche di generi, affacciandosi anche ad un certo panorama internazionale (Sleaford Mods, Viagra Boys, Idles….).
Davide e Stefano hanno un approccio molto particolare nell’incidere i loro brani: non sapendo suonare, dopo aver pensato a una canzone (sia testo che un’idea melodica di base), la cantano o “mugugnano” al loro produttore Nic che inizia ad arrangiarla e da qui parte il processo di produzione vera e propria.
BRUCHERÒ NEI PASCOLI sono Davide (Perego) e Stefano (Rettura), di Milano e vivono in Via Padova, zona a cui sono molto legati e che ritorna spesso nell’immaginario delle canzoni (“Bar Adriana”, il nome del primo EP, è un bar della zona). Dopo svariati dischi solisti autoprodotti, si ritrovano nel 2017 a incidere “Pinerolese”, il primo mixtape firmato Brucherò nei pascoli, scritto e registrato in tre giorni nella casa in campagna di Davide nella zona del pinerolese. Segue due anni dopo “Salsa e Meringhe”, un disco autoprodotto che è quasi un pastiche dei diversi fenomeni musicali che caratterizzano la scena rap del momento (la trap, il neomelodico napoletano, il conscious, l”indie..).Nel 2021 incontrano Niccolò (Polimeno) nel suo studio (Nolo Recording Studio) e incidono il pezzo “Bar Adriana” (per Pioggia Rossa Dischi). Per la prima volta la produzione musicale è lasciata in mano a dei musicisti e da lì inizia una fitta collaborazione che vedrà l’ingresso di Nic in veste di produttore. Durante la primavera del 2022 fanno un piccolo tour intitolato “Bar Sinceri” e nell’estate presentano l’EP “Bar Adriana” con il “Bar Adriana Tour”, partendo dal Miami Festival. Ora sono in fase di scrittura di nuova musica di cui “Palle piene”, il nuovo singolo, è l’apripista.
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