I Public Service Broadcasting live a Milano – il report

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Un viaggio tra la terra e le stelle, tra passato, presente e futuro.
È quello che ha compiuto il pubblico del Biko di Milano due giorni fa, e a guidare la rotta c’erano i londinesi Public Service Broadcasting.
Secondo album per il duo, in Italia per tre delle date del tour a supporto di The Race of Space, concept album che racconta la corsa allo spazio e la rivalità tra le due superpotenze della guerra fredda, USA e URSS.
Il viaggio non è solo musicale, ma anche e indissolubilmente visivo.
Sul palco sono in tre, J. Willgoose, Esq. a campionatori, elettronica e chitarre, Wrigglesworth a batteria e percussioni, accompagnati da JF Abraham al basso, tastiere e flicorno. Ad accogliere il pubblico del Biko e a far partire quell’astronave che ci porterà nello spazio è una voce computerizzata, dall’accento un po’ retrò e marcatamente british, che regala a più riprese degli elegantissimi “Hello Milàno”, accolti puntualmente da un applauso. Non una parola viene pronunciata dai tre, e in effetti ogni parola sarebbe stata superflua: già con Sputnik, la prima traccia eseguita, siamo ormai in orbita, con i tre che padroneggiano alla perfezione una strumentazione ricchissima, MacBook e pedaliere coloratissime. La performance è accompagnata da visual, un misto tra materiale Nasa e filmati di propaganda sovietici, insieme a frammenti inglesi, americani, russi e olandesi che fanno da sfondo alle canzoni dal primo disco e dagli ep. Impossibile distogliere lo sguardo dal palco, con i tre musicisti che sembrano parte integrante dei video che scorrono alle loro spalle.
Se l’esecuzione è praticamente perfetta, da manuale, la dimensione live aggiunge una grinta rock a tutti i brani. Le registrazioni vocali d’epoca accompagnano il loro mix in un risultato inevitabilmente trascinante, evocativo e coinvolgente.
A chiudere la prima parte del live è Go!, e i tre tornano sul palco dopo una bravissima pausa con due dei loro pezzi più amati: Gagarin e, a seguire, Everest. Perché, alla fine di tutto, siamo tornati sulla terra, seppure per esplorare ancora.
A salutare Milano e a darci la buonanotte, l’ormai familiare vocina robotica, a cui non puoi che ricambiare con un applauso e un arrivederci a presto. Magari nello spazio.
PBS
SETLIST
Sputnik
The Now Generation
Theme from PSB
Signal 30
Night Mail
Korolev
E.V.A.
ROYGBIV
If War Should Come
Spitfire
The Other Side
Go!
Gagarin
Everest

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