I Minnie’s tornano con Lettere Scambiate

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Vent’anni di partenze, di ritorni, di centri sociali, di palchi, di note e di luoghi: è il percorso che, a distanza di tre anni dall’ultimo album, tornano a raccontarci i Minnie’s, una tra le band punk-rock più interessanti e originali, oltre che longeve, del panorama italiano.
Un percorso legato indissolubilmente a Milano, da cui i Minnie’s provengono e che ci raccontano in Lettere Scambiate, il nuovo disco uscito nei giorni scorsi per To Lose La Track e Ammonia Records.
Quattro tracce, solo quattro sì, ma che uniscono perfettamente melodia e potenza sonora, con cui la band ci accompagna in territori meno duri rispetto a quelli a cui ci ha abituati.
Un equilibrio instabile, sonorità ricche di sfumature per dipingere storie, storie di metodo e fantasia, d’arte, quella stessa che fa crescere i fiori in una città in cui anche la sciura è a suo modo un’artista, e al tempo stesso la tensione verso un altrove, il bisogno di scordarsi di se stessi e trovarsi già lontano, in viaggio, navigando oltre.
Perché la città è cambiata, e noi con lei, tra pratica e fortuna, e il viaggio è una condizione esistenziale di vite che si sovrappongono, che si affidano l’una all’altra, sin da quando imbracciavano chitarre che non si sapevano usare per farci del bene trattandole male.
Raccontare se stessi raccontando immagini, colori, spazi, in un carteggio, quelle lettere scambiate appunto, che li ha visti diventare adulti: e i Minnie’s non potevano farlo se non attraverso canzoni, dirette, precise, sincere.

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LETTERE SCAMBIATE

  1. E Ora?
  2. Voglio Scordarmi Di Me
  3. Per Andare Via
  4. Lontano
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