FEDERICO PACIOTTI fra rock e lirica con “ROSSO OPERA”, L’ALBUM dal 26 MAGGIO.

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Il video di “Vesti la Giubba” da oggi sul canale ufficiale Youtube di Federico Paciotti

http://bit.ly/VestiLaGiubba_RossoOpera

 

Il 24 giugno il chitarrista-tenore italiano porta “Rosso Opera” dal vivo in concerto

all’Expo 2017 in Kazakhstan, accompagnato dalla MITOrchestra

Esce venerdì 26 maggio 2017 “Rosso Opera”, il primo album solista di Federico Paciotti, disponibile su tutte le piattaforme digitali in download e streaming, ed è il coronamento di un sogno che il trentenne chitarrista e tenore coltiva da quando era bambino.

Senza averlo ancora identificato con il termine crossover, che da qualche anno ha in artisti come David Garrett, 2Cellos, Lang Lang, Piano Guys o Il Divo gli esponenti di un successo in crescita costante, Federico Paciotti porta avanti da tempo l’idea di costruire un ponte fra le sue due passioni musicali, quella per la chitarra elettrica, che parte da Jimi Hendrix e arriva a Steve Vai, attraverso i territori dell’hard rock alla Deep Purple, Led Zeppelin e affini, e quella per l’opera lirica di autori immortali come Puccini, Mascagni, Verdi con i loro tesori del “belcanto” italiano, noti e apprezzati in tutto il mondo.

Federico Paciotti – un trascorso pre-adolescenzenziale da chitarrista di successo nei Gazosa, con i quali a 14 anni vinse il Festival di Sanremo, seguito da un percorso di studio da cantante lirico appena concluso al Conservatorio Santa Cecilia di Roma – seguendo la sua passione ha selezionato e riarrangiato gli 8 brani che fanno parte di “Rosso Opera” (su etichetta Sugar), un album che ha richiesto due anni di lavoro prima di vedere la luce. Ad aprire la scaletta una versione contaminata fra rock e lirica di “Vesti la giubba“, l’aria più celebre di Ruggero Leoncavallo, tratta dall’opera “Pagliacci”, portata al successo per la prima volta da Enrico Caruso, dalla quale è stato realizzato un video disponibile al link http://bit.ly/VestiLaGiubba_RossoOpera .

Fra i brani spicca poi “E lucevan le stelle” dalla “Tosca” di Giacomo Puccini, in una doppia versione: quella proposta da Paciotti come anticipazione del progetto nel 2015, durante una serata del Festival di Sanremo, e quella realizzata successivamente, in duetto con il tenore di fama mondiale Ramon Vargas, attratto dall’insolito approccio alla lirica di Federico.

Un aneddoto curioso riguarda invece “Lascia Ch’Io Pianga“, la melodia composta da G.F. Händel: il Maestro del Barocco visse a Londra per gran parte della sua vita, durante il 18° secolo, nello stesso stabile nel quale fra il 1968 e il 1969 ha abitato Jimi Hendrix. Quasi un segno del destino per Federico Paciotti, che il 10 febbraio 2016 si è trovato spettatore all’inaugurazione di un doppio museo dedicato a due icone della musica, all’apparenza distanti, in realtà contigue: non solo nella dimora londinese, ma soprattutto nei pensieri del chitarrista tenore che da sempre sognava di poter costruire un ponte di comunicazione innovativo fra le sue due anime artistiche.

“Rosso Opera” è stato prodotto in parte in Italia, da Celso Valli (suoi gli arrangiamenti delle menzionate “Vesti la giubba” e “Lascia ch’io pianga”, de “Il lamento di Federico” dall’Arlesiana di Francesco Cilea e di “Recondita Armonia” ancora dalla Tosca di G. Puccini), in parte a Los Angeles da Simone Benyacar che ha aggiunto un sapore “cinematografico” alle tre tracce che chiudono la tracklist, ovvero la già citata “E lucevan le stelle“, l’inno “Va, Pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi e “Mater Misericordiae“, una rivisitazione dell’intermezzo della “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni, il cui testo riadattato da Kaballà e ispirato al tema della misericordia e della compassione, unisce frasi tratte dal “Salve Regina” e dall’ “Ave Maria”. Elaborazione, arrangiamenti, chitarra elettrica solista e voce tenorile sono di Federico Paciotti, che si fa carico di una non piccola responsabilità, nel tracciare una via nuova per rivisitare il patrimonio operistico italiano.

L’uscita dell’album precede di poche settimane un altro appuntamento di particolare rilievo: infatti, il 24 giugno prossimo Paciotti è atteso all’Expo 2017 di Astana per un concerto esclusivo alla Central Concert Hall “Kazakhstan”, nel programma degli appuntamenti culturali di maggiore rilievo all’Esposizione universale di quest’anno.

Accompagnato dalla MITOrchestra diretta dal Maestro Alfredo Santoloci, Federico Paciotti porta dal vivo, per la prima volta in un live da oltre un’ora, i suoi mash-up fra le Romanze d’Opera e i grandi classici del rock, reinterpretati secondo il suo stile fresco e personale da musicista del terzo millennio. “Sperimentare mi piace, è alla base della mia ricerca musicale, sempre nel rispetto della tradizione, ma in una veste contemporanea che spero possa avvicinare i ragazzi della mia età o anche più giovani al meraviglioso patrimonio operistico italiano“, racconta Federico. “Durante il concerto avrò anche l’onore immenso di poter fare un duetto sulle note del “Brindisi” della “Traviata” con una superstar internazionale, la soprano Sumi Jo. Per ora è previsto che il duetto sia virtuale, sullo stile di Bono e Frank Sinatra nel video di “I’ve Got You Under My Skin”, ma Sumi Jo è talmente entusiasta che sta facendo di tutto per essere presente in carne e ossa e voce sul palco!

Questa la tracklist di ROSSO OPERA:

  1. VESTI LA GIUBBA
  2. E LUCEVAN LE STELLE (duetto con Ramon Vargas)
  3. IL LAMENTO DI FEDERICO
  4. LASCIA CH’IO PIANGA
  5. RECONDITA ARMONIA
  6. MATER MISERICORDIAE
  7. E LUCEVAN LE STELLE
  8. VA, PENSIERO

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